…ieri era bella come non me la ricordavo da tempo. Le dissi stupito “guarda quante stelle” mentre sporgevo la testa verso il finestrino.
Era talmente felice che solo starle accanto mi faceva sentire meglio. Trasmetteva una tale gioia di vivere che bastava per tutti e due. C’era tanta di quella “vita” nell’aria che avremmo potuto creare una stella solo stringendoci forte. In quei momenti ho una tale paura di perdere tutto questo che mi sento perduto in questa vita così transitoria…e allora cerco di mangiare meglio, guidare più piano, stare più attento al mondo che mi circonda, evitando rischi inutili perchè se mai succedesse qualcosa a me lei proverebbe la peggiore delle angosce…
Era prima di me e sarà dopo di me…sarà la madre dei miei figli, la sorella che non ho mai avuto, la madre che perderò, l’alba che mi desterà con le sue nuvole disegnate con gli acquerelli.